13 novembre 2021

La storia

Ho studiato poco la storia purtroppo. Negli anni di scuola dove sicuramente si aveva modo, tempo e opportunità di farlo, ho preferito dell’altro. Mi sono rifatto in parte negli anni successivi, forse perché non ero costretto, forse perché la maturità mi ha permesso di capire quanto sia importante per capire il nostro presente. Studiare la storia, che poi ognuno cercherà di vendervela come più gli aggrada, serve a non dimenticare quello che è stato fatto a causa del pensiero che c’era in quel momento. Questo serve o meglio dovrebbe servire, il condizionale è d’obbligo, per non rifare gli errori che sono stati fatti ma, il condizionale purtroppo la vince, eccome! In questo ultimo ventennio si è assistito ad un ritorno al “pensiero passato”, ad una certa nostalgia di “socialità” per non usare il termine “regime” che bene non fa, anzi, ci riporta indietro invece che in avanti. Tutto questo a causa di quel “condizionale” che non riusciamo non solo a demolire ma a volte neanche a scalfiggere. E allora verrebbe da pensare “a cosa serve studiare la storia?” Resto dell’opinione che invece è importante studiare la storia se non altro per quelli che credono nel futuro, per quelli che credono nella libertà, per quelli che credono nell’uomo e nella natura. E io credo in questo.

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