Il mondo procede per slogan, un grido dopo l’altro balza nella direzione indicata declinando ogni sfumatura. Le parole sono grosse, piene, urlate, non c'è spazio per le pause e i respiri lunghi e neppure per gli altri, c'è spazio. Chiunque essi siano. Bisogna andare nel senso di marcia indicato, scorrere fluidamente, dimenticando dei fiori sul crinale e dei lacci delle scarpe che iniziano ad allentarsi, cercando libertà.
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